Intervista con Marco Lunardon.

L' Intervista

Quali sono le tue responsabilità presso Circular Materials?

Coordino e definisco le attività di R&D del processo di recupero di metalli critici da batterie esauste (black mass). Tale progetto mi vede coinvolto dalla ricerca su scala laboratoriale alla fase di scale-up ed industrializzazione dell’intero processo, fino alle interlocuzioni con clienti e partners.
Trasversalmente sono anche coinvolto nella raccolta ed analisi dati ai fini di monitoraggio ed implementazione dei processi di CM.

Qual è il tuo percorso formativo?

Ho conseguito la laurea all’Università di Padova, seguendo i corsi triennale e magistrale in “Scienza dei Materiali”. Dopo la laurea ho continuato la mia formazione conseguendo un Dottorato di ricerca, sempre a Padova, dove ho approfondito le mie conoscenze sui materiali catodici coinvolti nei processi di elettrocatalisi. Prima di entrare in CM ho preso parte ad un progetto di ricerca dell’Università di Padova per la caratterizzazione e sintesi di elettrocatalizzatori per la produzione di Idrogeno.

Come hai sviluppato le tue competenze in CM?

Le competenze tecnico-scientifiche sviluppate durante il periodo universitario sono indispensabili per la comprensione e lo sviluppo dei processi seguiti in CM. L’essere coinvolto nei processi di scale-up ed industrializzazione dei processi ottimizzati in laboratorio, così come i molteplici scambi con partner e clienti, mi sta dando l’opportunità di sviluppare conoscenze trasversali a quelle tecnico-scientifiche altrettanto imprescindibili per lo sviluppo di una nuova tecnologia.

Come descriveresti il ​​tuo rapporto con il team?

Siamo un gruppo giovane e dinamico che tende ad un approccio multidisciplinare. Il lavoro di squadra, così come il confronto e gli scambi continui, ci permettono di affrontare le diverse task assegnate.

Quali aspetti del progetto Circular Materials apprezzi di più?

La tematica di recupero dei metalli, che in alternativa andrebbero a smaltimento, credo possa impattare positivamente ed in modo tangibile sulla capacità di sviluppo di un modello economico sempre più sostenibile. Un maggior impiego di materia prima seconda può aiutare a mitigare l’impatto dovuto al vasto utilizzo di metalli critici nelle tecnologie odierne, favorendo la diffusione di approcci di produzione e di consumo circolari.

Marco Lunardon

R&D Manager

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